Maggio 22

Ammissibile la falcidia IVA nel concordato preventivo

Sentenza Corte di giustizia 7.4.2016 n. C-546/14

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con la sentenza C-546/2014 del 7 aprile 2016, ha stabilito che l’art. 4 del TUE e la Direttiva 2006/112/CE, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, non ostano a un’interpretazione della normativa nazionale (la Legge Fallimentare) volta a consentire all’imprenditore che si trovi in stato di crisi o di insolvenza la presentazione di una domanda di concordato preventivo liquidatorio, che preveda il pagamento parziale dell’IVA, se accompagnata dalla relazione di un esperto indipendente, il quale attesti che non risulterebbe possibile il soddisfacimento in misura maggiore di tale debito in caso di fallimento.

Maggio 22

Pubblicate le Linee Guida interpretative relative ad alcuni profili della L. 132 del 2015

Linee Guida interpretative su alcuni profili della L. 132 del 2015

Pubblicate a cura dei Giudici Delegati di numerosi Tribunali italiani le linee guida relative ad alcuni profili interpretativi della L. 132 del 2015 di conversione del D.L. 83 del 2015. Il documento, che esamina gli aspetti maggiormente controversi delle modifiche introdotte dalla mini riforma dell’estate 2015, costituisce una raccolta di prassi condivise riguardanti il regime temporale di applicazione delle nuove disposizioni, il contenuto della proposta in caso di concordato in continuità e di concordato liquidatorio, la disciplina delle proposte e offerte concorrenti, i contratti pendenti e i nuovi accordi con intermediari finanziari di cui all’art. 182 septies L.F.

Maggio 5

Le Sezioni unite sull’applicabilità del nuovo art. 131 bis c.p. alle contravvenzioni stradali

Cass. SS.UU n. 13681 e n. 13682 del 25.02.2016

Con le sentenze in commento le Sezioni unite della corte di Cassazione si sono pronunciate sulle questioni relative alla possibilità di applicare la nuova causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto alle fattispecie contravvenzionali previste dall’art. 186 comma II° lett. b) e c) CdS (guida in stato di ebbrezza) nonché dall’art. 186 comma VII° CdS (rifiuto di sottoporsi agli accertamenti alcolimetrici).

La soluzione adottata dal Supremo Collegio per entrambe le questioni è stata di segno positivo.

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