“Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.
L’art. 6 del testo introduce nel codice penale un nuovo articolo: il 590 sexies.
“Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.
L’art. 6 del testo introduce nel codice penale un nuovo articolo: il 590 sexies.
Cass. Pen. SS.UU. udienza 19 gennaio 2017 (informazione provvisoria)
Il servizio novità della Corte Suprema di Cassazione ha comunicato che, in esito alla pubblica udienza del 19 gennaio 2017, le Sezioni Unite Penali hanno affrontato la seguente questione: “Se, nel caso di appello del Pubblico Ministero contro una sentenza di proscioglimento emessa all’esito del giudizio abbreviato per motivi attinenti alla valutazione della prova dichiarativa ritenuta decisiva, il giudice di appello che riforma la sentenza impugnata debba disporre l’esame delle persone che hanno reso tali dichiarazioni”.
Secondo l’informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito si è data risposta affermativa.
Cass. Pen. SS.UU. n, 46688/2016 (sentenza 29/9/2016, dep. 7/11/2016)
Con la sentenza sopra menzionata, le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione hanno dato risposta al quesito “Se, in caso di sentenza di condanna relativa ad un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile ai sensi del Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, debba revocare anche i capi della sentenza che concernono gli interessi civili“.
Cassazione Penale, Sezione Quinta, 01.08.2016 n. 47094
Con la pronuncia n. 47094/2016 la Suprema Corte ha rilevato che “in presenza di un’incertezza probatoria, il giudice ben può valutare tutti i possibili collegamenti tra l’evento e la condotta, dovendo pronunciare la condanna ogniqualvolta emerga che la condotta dell’imputato, anche se non ricostruita con assoluta certezza, abbia in ogni caso concorso a cagionare l’evento”.
