Dalla rubrica “parola all’avvocato” di BergamoSera. L’avvocato Lucia Mosconi – referente della Commissione di Diritto Fallimentare – spiega come i dipendenti possono recuperare quanto spetta
“Gentile avvocato, ero dipendente di una società che è stata dichiarata fallita e vanto un credito nei confronti della società stessa a titolo di TFR e di retribuzioni. Cosa posso fare per recuperare il mio credito?”.
Gentile lettore,
per poter recuperare il credito da Lei vantato nei confronti della società dichiarata fallita, deve innanzitutto presentare la cosiddetta domanda di ammissione al passivo, che consiste in un atto con cui il creditore chiede che il proprio credito venga riconosciuto e ammesso allo stato passivo del fallimento.
La domanda di ammissione al passivo può essere presentata personalmente o mediante l’assistenza di un avvocato, preferibilmente 30 giorni prima dell’udienza fissata per la verifica dei crediti. La stessa deve essere trasmessa a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo della procedura fallimentare e deve contenere: il cognome e nome del creditore, l’indicazione del credito, l’indicazione del titolo di prelazione e l’indicazione dei documenti giustificativi.
Nel caso di specie, il credito da lei vantato a titolo di retribuzioni e TFRè assistito dal privilegio ai sensi dell’art. 2751 bis, primo comma, n. 1 codice civile: questo significa che quando il curatore provvederà alla ripartizione delle somme ricavate dalla liquidazione dell’attivo fallimentare (se disponibili), il suo credito sarà preferito al credito vantato da altri creditori, quali ad esempio quelli chirografari.
Qualora il fallimento disponga di risorse da ripartire tra i creditori ammessi allo stato passivo, non ci sono certezze in merito ai tempi di incasso delle somme da distribuire in quanto ciò dipende dalla tipologia dei beni e dalle tempistiche necessarie per la loro vendita.
Le segnalo, infine, che per i lavoratori dipendenti è possibile richiedere l’intervento del Fondo di tesoreria dell’Inps, che provvede ad erogare in tempi più contenuti quanto spettante al lavoratore a titolo di TFR e/o di retribuzioni per le ultime tre mensilità. Successivamente all’erogazione delle somme, l’Inps si sostituirà nella posizione del dipendente ammesso al passivo per il credito vantato nei confronti della società dichiarata fallita.