Ago 27

SEGRETO INDUSTRIALE: COME TUTELARLO

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Dalla rubrica “parola all’avvocato” di BergamoSera. L’avvocata Raffaella Preda  – referente della Commissione di Diritto Societario e Commerciale  – ci illustra come tutelare il segreto industriale.

Il know how aziendale, costituito dall’insieme dei segreti in ambito tecnico-industriali e commerciali, è un elemento competitivo di straordinaria importanza per ogni impresa, dalle multinazionale alle piccole e medie imprese.

Può trattarsi di un processo produttivo particolare, di materiali innovativi utilizzati, di un servizio con caratteristiche inedite o altro, in ogni caso il know how rappresenta il vero valore aggiunto di un’azienda che le consente di differenziarsi dai propri competitors.

La valorizzazione di tale elemento aziendale risulta fondamentale nel contesto italiano e comunitario operazione che spesso si scontra con gli attacchi a cui il know how è spesso sottoposto, potendo vedere inficiato il proprio valore da fughe di notizie, dipendenti infedeli, concorrenti sleali e anche attacchi informatici.

Per garantire maggiore tutela a tale valore aggiunto il 22 giugno 2018 è entrato in vigore il decreto legislativo n. 68/2018 con il quale, in attuazione alla direttiva UE n. 2016/943, il nostro ordinamento ha rafforzato gli strumenti di  protezione del know-how e delle informazioni commerciali riservate ora definite “segreti commerciali”.

Raffaella Preda

Raffaella Preda

L’obiettivo della recente riforma è quello di vietare e sanzionare in modo più incisivo l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione non autorizzati di segreti commerciali, prevedendo misure sanzionatorie penali e amministrative in grado di ostacolare la fuga di notizie aziendali.

Le novità di tale intervento legislativo sono in particolare l’estensione del divieto di acquisire, rivelare o utilizzare, in modo abusivo, informazioni riservate aziendali, prevedendo la punizione non solo delle condotte dolose ma anche delle ipotesi colposo, con la sanzionabilità dell’ipotesi di utilizzo, rivelazione ed acquisizione di know-how aziendale anche non volontarie.

La recente novella legislativa stabilisce, inoltre, che la produzione, l’offerta o la commercializzazione di merci costituenti violazione oppure l’importazione, l’esportazione o lo stoccaggio di merci costituenti violazione a tali fini si considerano un utilizzo illecito di un segreto commerciale a tutti gli effetti.

Infine, con la riformulazione dell’art. 623 del codice penale, il legislatore, consapevole del crescente pericolo rappresentato dalla pirateria informatica, stabilisce pene più pensati nel caso in cui la violazione dei segreti aziendali avvenga per mano di hacker informatici.