Apr 13

PNRR, DOPO LA DENUNCIA DI AIGA IL GOVERNO PRONTO AD INCLUDERE GLI AVVOCATI

Tags:

Dopo aver organizzato il corso di Alta Formazione “L’Avvocato nella Gestione dei fondi PNRR per gli Enti Locali”,  presentato al Senato lo scorso 23 febbraio, AIGA in una lettera inviata al premier Mario Draghi e al Coordinatore del tavolo permanente Tiziano Treu, ha chiesto attraverso il suo Dipartimento Semplificazione PNRR di poter partecipare al tavolo delle riforme

Il Tavolo permanente, per come ivi espressamente richiamato all’art. 1, comma 2, “svolge funzioni consultive nelle materie e per le questioni connesse all’attuazione del PNRR. Il Tavolo permanente può segnalare collaborativamente alla Cabina di regia di cui all’articolo 2 e al Servizio centrale per il PNRR di cui all’articolo 6 ogni profilo ritenuto rilevante per la realizzazione del PNRR anche al fine di favorire il superamento di circostanze ostative e agevolare l’efficace e celere attuazione degli interventi” (art. 3, comma 2, D.L. n. 77/2021).
Ebbene, dalla disamina dell’elenco delle diverse organizzazioni facenti parte del Tavolo, AIGA ha registrato l’inspiegabile assenza dei rappresentanti dell’Avvocatura e di altre professioni, unica categoria ad essere stata esclusa dal tavolo.
AIGA ritiene di poter e dover offrire, collaborativamente, il proprio contributo, proficuo e responsabile, per la realizzazione del PNRR, di sicuro in merito alle riforme orizzontali della P.A. e della Giustizia ma, anche, in relazione alle Missioni dell’intero Piano. Per tale motivo AIGA ha chiesto , dunque, al Presidente del Consiglio dei Ministri di essere inserita tra le organizzazioni partecipanti al Tavolo permanente ed ha chiesto, parimenti, al Coordinatore del medesimo Prof. Treu di essere invitata alle riunioni ed alle attività del Tavolo, con l’auspicio che allargando la partecipazione si possano raggiungere gli obiettivi di un così ambizioso programma che rappresenta un’imperdibile opportunità per lo sviluppo e la crescita del nostro Paese.
La richiesta di AIGA non è rimasta inascoltata e con tutta probabilità l’avvocatura siederà al tavolo delle riforme.