Aprile 8

PROVVEDIMENTI EMERGENZIALI CONSEGUENTI A EPIDEMIA COVID-19

Il Consiglio di Amministrazione, nel corso dell’odierna riunione e nell’ambito dei poteri previsti da Statuto e Regolamenti, ha adottato all’unanimità misure di natura straordinaria a favore dei propri iscritti, sia sotto il profilo degli adempimenti previdenziali sia per quanto riguarda ulteriori interventi di natura assistenziale e di sostegno alla professione.

Adempimenti previdenziali (dichiarativi e contributivi)

  • Mod.5/2020: il termine regolamentare per la trasmissione in via telematica del mod. 5/2020, già fissato al 30/9/2020, è differito al 31/12/2020.
  • Autoliquidazione: il termine per il pagamento dei contributi in autoliquidazione connessi al mod. 5/2020 (riferimento redditi 2019), già sospeso fino al 30/09/2020, è differito al 31/12/2020; i contributi dovuti potranno essere corrisposti con le seguenti modalità, alternative tra loro:

in unica soluzione entro il 31/12/2020, a mezzo MaV, senza interessi e sanzioni;
oppure

in due rate annuali di pari importo con scadenza 31/3/2021 e 31/3/2022, a mezzo MaV, maggiorate dell’interesse dell’1,50%, su base annua, senza sanzioni;
oppure

mediante iscrizione nel ruolo 2021 (da formare a ottobre 2021), maggiorati degli interessi nella misura dell’1,50%, senza sanzioni, con possibilità di chiedere ulteriori rateazioni direttamente al Concessionario (fino a 72 rate).

  • Contributo minimo soggettivo e di maternità per l’anno 2020: differimento dei termini di pagamento, a mezzo MaV, al 31/12/2020, senza applicazioni di interessi e sanzioni, riservando eventuali ulteriori interventi, non di competenza del Consiglio di Amministrazione, alla valutazione e decisione del Comitato dei Delegati, Organo competente per Statuto, nel corso della prossima riunione.

Misure assistenziali e di supporto alla professione

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di chiedere al Comitato dei Delegati, Organo competente per Statuto, l’utilizzo del fondo straordinario di € 10.000.000,00 previsto all’art. 22, comma IV, lett. c) Regolamento Assistenza per iniziative a sostegno della professione.

Lo stanziamento consentirà anche di adottare, con l’ausilio degli Ordini territoriali, ulteriori misure nelle aree geografiche che risulteranno più colpite dagli effetti conseguenti il contagio da COVID-19.

Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Forense ha, inoltre, deliberato:

  • due bandi straordinari per l’erogazione di contributi per canoni di locazione per lo studio professionale, l’uno riservato a conduttori persone fisiche e l’altro riservato a Studi Associati e Società tra Avvocati con uno stanziamento complessivo di € 5.600.000,00. I bandi prevedono il rimborso del 50% dei canoni corrisposti nel periodo 1° febbraio – 30 aprile 2020;
  • convenzione per l’accesso al credito agevolato Banca Popolare di Sondrio per anticipazione economica nella misura massima del 30% del volume d’affari IVA dell’anno 2019 nonché per acquisto di immobilizzazioni materiali ed immateriali necessarie allo svolgimento dell’attività lavorativa nella misura massima del 100% dei preventivi e/o fatture emesse da data non superiore a 30 giorni dalla richiesta di finanziamento;
  • convenzione per l’accesso al credito agevolato Banca Nazionale del Lavoro finanziamenti con una durata massima di 17 mesi;
  • un impegno di € 3.000.000,00 al fine di garantire l’accesso al credito degli iscritti tramite fondo di garanzia costituito con CDP;
  • estensione della Polizza sanitaria Unisalute con copertura COVID 19 ai video consulti psicologici e di igiene e profilassi;
  • implementazione della convenzione VIS VALORE per la consegna domiciliare di farmaci e parafarmaci;
  • implementazione del fondo in favore di superstiti e titolari di pensioni dirette cancellati da Albi, indirette e reversibilità da € 50.000,00 a € 340.000,00.
Aprile 8

REDDITO DI ULTIMA ISTANZA: MODALITÀ’ DI ACCESSO

Il Decreto interministeriale del 28 marzo 2020, pubblicato oggi, ha esteso anche ai liberi professionisti iscritti alle gestioni previdenziali di categoria, la medesima indennità di 600 euro, già prevista per gli altri lavoratori autonomi, a sostegno del reddito in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.

La relativa domanda andrà presentata a Cassa Forense, esclusivamente con modalità telematica, attraverso l’apposita procedura che sarà attivata nell’area riservata del sito Internet dell’Ente, a partire dalle ore 12.00 del 1°/4/2020, in contemporanea con gli altri Enti aderenti all’Adepp.

Il Decreto stabilisce che possono presentare l’istanza, per il riconoscimento una tantum dell’importo di euro 600, i professionisti che abbiano dichiarato al fisco un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro per l’anno di imposta 2018.

Nello specifico, l’indennità potrà essere riconosciuta agli iscritti alla Cassa Forense che, nell’anno d’imposta 2018 (dichiarazione 2019) abbiano percepito un reddito complessivo (assunto al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione ai sensi dell’art 3 del Decreto Legislativo 14 marzo 2011 n. 23 e dell’art. 4 del Decreto Legge 24 aprile 2017 n. 50, convertito con modifiche dalla legge 21 giugno 2017 n. 96), inferiore a 35.000 euro, la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica in corso.

Gli iscritti che, invece, nell’anno di imposta 2018 (dichiarazione 2019) abbiano dichiarato un reddito complessivo, determinato come sopra, ricompreso fra 35.000 e 50.000 euro, potranno inoltrare domanda solo se abbiano cessato o ridotto o sospeso la propria attività a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid 19.

La cessazione dell’attività deve essere attestata dalla dichiarazione di aver chiuso la Partita Iva nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020.

Per riduzione o sospensione dell’attività, invece, si intende una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020 rispetto al reddito del primo trimestre del 2019; a tal fine, il reddito è individuato secondo il principio di cassa (differenza fra i ricavi e i compensi percepiti e le spese sostenute nell’esercizio dell’attività). Anch’esso deve essere attestato mediante auto dichiarazione da rendere all’interno della procedura informatica.

Come già detto, le domande dovranno essere inviate esclusivamente con procedura telematica, mediante accesso alla propria posizione personale, utilizzando le proprie credenziali, codice meccanografico e pin, a partire dalle ore 12.00 del 1°/04/2020 e fino al termine perentorio delle ore 24.00 del 30 aprile 2020.

Il format dell’istanza predisposto con l’indicazione delle dichiarazioni da rendere, sia nel caso di reddito complessivo inferiore ai 35.000 euro, sia nel caso di reddito complessivo ricompreso fra 35.000 e 50.000 euro, dovrà essere compilato in ogni sua parte, ivi compresa l’indicazione delle coordinate bancarie o postali. Alla domanda dovranno essere allegati, a pena di inammissibilità, copia di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale.

Aprile 8

LE PRINCIPALI RICHIESTE DI AIGA A GOVERNO E A CASSA FORENSE

Le 5 principali richieste al Governo:

1) Bonus di 600 euro per tutta la durata dell’emergenza sanitaria a tutti gli avvocati con fatturato nel 2019 inferiore a € 65.000,00, previa attestazione della riduzione del fatturato nel primo semestre 2020. Prevedere forme di tutela per i collaboratori di studio.

2) Immediato pagamento delle prestazioni rese in regime di patrocinio a spese dello Stato e già liquidate; accelerare procedure di liquidazione;

3) Autorizzare Cassa Forense ad effettuare interventi di sostegno e supporto in deroga ai regimi vincolistici ordinari;

4) Credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare dei canoni di locazione o rate di mutuo relativi ai mesi di emergenza sanitaria per l’immobile utilizzato esclusivamente per l’esercizio dell’attività professionale;

5) Indicazioni ministeriali chiare e univoche per lo svolgimento delle udienze in remoto, anche da effettuarsi per gli uffici del giudice di pace.
Riconoscimento automatico del semestre di pratica forense e rinvio obbligo di partecipazione alle scuole forensi.

Le 5 principali richieste a Cassa Forense:

1) Sospensione dei termini di tutti i versamenti e di tutti gli adempimenti contributivi fino al 31 dicembre 2020;

2) Previsione di forme di contribuzione figurativa;

3) Riduzione del 50 % del contributo minimo soggettivo dell’anno 2020;

4) Rateizzazione in 5 anni del contributo in autoliquidazione dell’anno 2020;

5) Accelerazione nell’esame delle istanze di assistenza già inoltrate e della relativa liquidazione, oltre alla erogazione dei contributi previsti per i bandi di assistenza (bandi 2019).

 

 

Aprile 8

AIGA CHIEDE LA GARANZIA DELLO STATO PER I CREDITI RELATIVI AI COMPENSI PROFESSIONALI MATURATI NEI CONFRONTI DELLE P.A.

Proposta per il sostegno della Giovane Avvocatura. Garanzia dello Stato per la cessione dei crediti certificati relativi ai compensi professionali maturati nei confronti degli Enti Pubblici diversi dallo Stato.

Premesso:
– che i professionisti, già fortemente danneggiati dai notevoli ritardi accumulati dagli Enti pubblici nella liquidazione delle parcelle per incarichi assegnati – atteso che i detti pagamenti arrivano, incomprensibilmente e con ingiusta mortificazione dell’attività professionale prestata, anche a diversi anni di distanza dalla definizione della pendenza giudiziale –, patiscono gravemente il periodo di incertezza economica causato dall’emergenza in atto;
– che il superiore contesto danneggia tutti i professionisti, ma, soprattutto, investe maggiormente i più giovani i quali, molto spesso, sono quelli che non possono permettersi di “rifiutare” un incarico sebbene consapevoli delle incertezze legate sia alla misura che alle tempistiche delle relative liquidazioni, e sui quali, a volte, gli stessi Enti Pubblici locali scaricano il peso delle loro condizioni finanziarie deficitarie;
– che, infatti, allo stato attuale, innumerevoli risultano i Giovani Avvocati titolari di un credito certo, liquido ed esigibile per prestazioni professionali rese nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni diverse dallo Stato;
– che, al fine di assicurare il completo ed immediato pagamento di tutti i debiti di parte corrente, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazioni, forniture ed appalti e per prestazioni professionali delle Pubbliche Amministrazioni diverse dallo Stato, è stato emanato il D.L. n. 66/2014 li quale, all’art. 37, ha disposto la garanzia dello Stato dal momento dell’effettuazione delle operazioni di cessione pro soluto a banche o intermediari finanziari a condizioni particolarmente vantaggiose;
– che tale garanzia è stata ritenuta applicabile per i crediti commerciali certificati in Piattaforma, le cui certificazioni fossero state rilasciate in periodo antecedente e/o sino all’entrata in vigore del precitato D.L.

Tutto quanto premesso,

si richiede che il Governo preveda, tra le misure a sostegno della Giovane Avvocatura, l’estensione della garanzia prevista dal D. L. n. 66/2014, già operante per alcune tipologie di crediti, alle prestazioni professionali rese dagli Avvocati nei confronti degli Enti Pubblici diversi dallo Stato debitamente certificate attraverso l’utilizzo della Piattaforma dei crediti commerciali (www.http://crediticommerciali.mef.gov.it), garantendo così al professionista la possibilità di operare una cessione pro soluto nei confronti dell’Istituto di Credito o, in alternativa, di Poste Italiane ed ottenere il pagamento delle prestazioni professionali già certificate o da certificarsi entro la data che verrà stabilita, anche previa decurtazione di una minima percentuale.

 

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