L’AIGA, Associazione Italiana Giovani Avvocati, esprime piena soddisfazione per l’approvazione odierna del DDL n. 2419 in materia di Equo Compenso, da parte della Commissione Giustizia del Senato che, oltre ad introdurre il principio del cd. “compenso minimo inderogabile”, seppur nei confronti dei soli cd. “contraenti forti”, prevede altresì l’efficacia di titolo esecutivo al parere di congruità sulle parcelle rilasciato dall’Ordine di appartenenza, accelerando così la procedura del recupero dei crediti professionali.
Si tratta dell’ennesimo passo avanti nell’approvazione della legge in materia di equo compenso fortemente voluta da AIGA. Nel marzo 2019, in occasione del focus sull’equo compenso organizzato a Cassino, la nostra associazione illustrò all’allora sottosegretario alla giustizia On.le Jacopo Morrone la proposta per l’introduzione del cd. “compenso minimo inderogabile” e per la costituzione di un tavolo delle professioni presso il Ministero della Giustizia. Venne quindi costituito il tavolo delle professioni e, successivamente, vennero presentate da quasi tutte le forze politiche ben cinque proposte di legge in materia di equo compenso (La PDL 301, 1979, 2192, 2741 e 3058).
In occasione della tavola rotonda organizzata da AIGA il 15 febbraio 2021, moderata dal nostro socio Carlo Foglieni, dal titolo “Dall’equo compenso alla possibile introduzione delle tariffe”, la nostra associazione rappresentò ai parlamentari intervenuti la necessità di convergere su un unico testo condiviso da tutti. Venne quindi presentata la Proposta di Legge AC. 3179 che venne adottata come testo base dalla Commissione Giustizia, quale sintesi di tutte le proposte in materia di equo compenso. La necessità di introdurre il cd. “compenso minimo garantito” venne quindi ribadito dalla nostra associazione anche in occasione dell’audizione in Commissione Giustizia della Camera dei Deputati il 3 giugno 2021. Non con poche difficoltà, compreso l’iniziale parere contrario della commissione bilancio che ha comportato alcune modifiche, il 13 ottobre 2021 la Camera dei Deputati approvò la legge di bilancio.
Una volta approvata alla Camera, la proposta di legge venne quindi sottoposta all’approvazione del Senato della Repubblica. Nel corso dell’iter di approvazione la proposta di legge venne tuttavia fortemente attaccata non solo dai cd. “contraenti forti“ e dalla CGIL, ma persino fortemente criticata da una parte dell’avvocatura, in particolar modo dall’Associazione Nazionale Forense.
Visti gli attacchi alla proposta, la nostra associazione propose a tutte le componenti la redazione di un comunicato congiunto a difesa della proposta di legge che venne diffuso ed inviato ai parlamentari a difesa della proposta di legge chiedendone l’approvazione. Nonostante le “forti pressioni” esterne il 28 giugno la commissione giustizia del Senato della Repubblica ha finalmente approvato la proposta di legge che, ora, passa al Senato per la discussione finale.
Si tratta di una proposta di legge che, pur presentando diverse criticità, da certamente un segnale in controtendenza rispetto agli anni precedenti dove le riforme e gli interventi legislativi sembravano finalizzati a voler “proletarizzare e sindacalizzare l’avvocatura”, più che a sostenerla, minandone così alla radice l’indipendenza e l’autonomia che invece deve contraddistinguere la nostra professione.
Si tratta di un passo fondamentale verso l’approvazione definitiva del DDL 2419, sulla legge sull’equo compenso. L’approvazione costituirebbe un significativo passo in avanti nella prospettiva di ristabilire un equilibrio nei rapporti tra operatori economici e liberi professionisti, imponendo ai contraenti forti e alla Pubblica Amministrazione, il riconoscimento di compensi professionali proporzionati alla quantità e alla qualità del lavoro svolto.
Ringraziamo gli On.li Meloni, Morrone, Mandelli ed il Sen. Ostellari che si sono prodigati affinché questo testo fosse esaminato ed approvato senza modifiche dalla Commissione Giustizia e per aver dato un segnale importante di vicinanza ai giovani professionisti italiani in questa battaglia di civiltà. Attendiamo fiduciosi affinché, la definitiva approvazione del testo da parte del Senato avvenga in tempi rapidi ed all’unanimità.